giovedì 15 dicembre 2011

FENOMENO, NON E' DA TUTTI


FENOMENO, QUANTO CI MANCHI

Una lunga e intensa carriera, l'addio e il ritorno. Un extraterreste che torna fra gli umani.


Che Ronaldo, quello vero, abbia sempre fatto notizia non è una novità. Che sia per contesti sportivi o ambiti extra calcistici, anche questo non è da meno. Ma Ronaldo, per chi ha sempre amato il calcio, è da sempre rimasto il Fenomeno. Nonostante la sua vita travagliata di grossi vizi, sia sentimentali che di poco conto, di lui rimane sempre negli occhi i grossi pianti dopo uno scudetto perso all'ultimo secondo in un Lazio-Inter del 2005, prima del suo addio all'Inter. E quella barella che l'ho portò via sempre nello stesso stadio, con la stessa squadra, qualche anno prima in una Supercoppa Italiana, dopo un gravissimo infortunio.


Fenomeno fra il terreno di gioco e la vita. 
Perchè lui di chilometri a sgambettate fra le aree di rigore avversarie ne ha fatte parecchie. Se lo ricordano gli interisti, che l'hanno sempre amato per le sue magie. Nonostante il doppio "tradimento", il primo per la voglia di vincere ed una squadra che non lo sapeva accontentare. Lui voleva vincere e se ne andò contro la volontà di tutti. E poi il ritorno ma per l'altra sponda di Milano, quella che non si dovrebbe mai nominare se si ama davvero il primo amore. Ma Ronaldo è così. Lui al Real non aveva fatto lo stesso? Nessuno se n'è accorto. Sul campo dimostrò che a lui interessava solo giocare e forse.. divertirsi ancora un pò.
Poi ancora infortuni. Ed il ritorno in Brasile. 
Capiamoci, ormai da Ronaldo cosa vuoi aspettarti. Un addio col pianto è quello che più corona una carriera idillica: due palloni d'oro, l'esperienza in Olanda, Spagna, Italia e due campionati del mondo vinti. Seppur uno solo da protagonista perchè il primo (1994) lui praticamente era un turista. 
Vederlo ancora giocare nonostante l'addio è roba da primitivi, da storia ormai antica.
E' il passato che ancora si mescola col presente. Ma la classe è quella di sempre.
Nonostante i chili, nonostante tutto. 
Nonostante tutto noi non abbiamo detto niente, perchè per noi Ronaldo è il fenomeno. E a noi ci basta.
Se a qualcuno non piace o spaventa all'idea di vederlo così ingrassato. Bè, che c'è. Non avete mai visto qualcuno che dopo una carriera galactica alle spalle si ingrassa?
Ma averne di tutta quella classe.


Tratto invece da Repubblica:
"E' un ritorno al gol amaro quello di Ronaldo, impegnato nella tradizionale Partita contro la Povertà organizzata dalle Nazioni Unite con il sostegno dell'UEFA. Lo sprint del brasiliano è ormai un ricordo. Il confronto tra il Ronaldo di ieri e quello di oggi, preoccupantemente in sovrappeso, è infatti impietoso: l'ex centravanti corre goffamente tra gli avversari - vecchie glorie dell'Amburgo - e tenta un dribbling imbarazzante prima di appoggiare la palla a Drogba. Alla fine, grazie a un tiro effettuato quasi da fermo, Ronaldo riesce a metterla dentro. Un lampo di classe che in qualche modo stempera la tristezza."
(a cura di Pier Luigi Pisa)

giovedì 9 settembre 2010

Passioni

Passioni. Ciò che accompagna il patito dello sport nazionale per eccellenza. E chi vive di calcio sa a cosa mi riferisco.

C'è chi nasce con la passione per i motori, c'è chi nasce con la passione per i viaggi o come per me per la musica. E alla musica ha sempre saputo associare alcune immagini che facevano riaffiorare emozioni. In questo caso niente è più bello di assaporare ciò che si prova quando il tuo calciatore preferito è in procinto di mettere la palla dentro, o molto più semplicemente niente è più bello quando un giornalista parla bene della tua squadra del cuore.

Queste le sensazioni che si vorrebbero sempre spiegare. E per alcuni scrivere.

Nella stagione calcistica che sta per iniziare anch'io vorrei ricavarne qualcosa che è giusto raccontare, spiegare. E se si unisce il duttile al direttevole spero alla fine risalti indipendente dai risultati ottenuti un solo significato da tutto ciò:

La passione.

venerdì 20 agosto 2010

IBRA AL MILAN

Oggi tutti ne parlano con sfumature più o meno possibiliste ma noi, ancora una volta, vogliamo che i nostri lettori sappiano per primi cose che, poi, tutti leggeranno su altri canali ben più importanti di noi.
Oggi, grazie alle nostre fonti, siamo in grado di darvi i dettagli del passaggio di Ibra dal Barcellona al Milan :

- Prestito rinnovabile per due anni

- il Milan gli offre 7,5 milioni di ingaggio

- Passati i due anni l'acquisizione definitiva per una decina di milioni ed al calciatore andrà un ingaggio di 3,5 milioni a stagione per altri due anni


- Nell'operazione dovrebbe (manca l'OK del calciatore) rientrare il passaggio di Huntelaar al Barcellona

martedì 4 maggio 2010

Il Punto.

Con il campionato terminato Pelle non si stanca mai però di scrivere ai propri visitatori del sito (un grazie sentitissimo) e lo fa riaprendo alcuni dibattiti che facendo zapping in tv mi hanno lasciato un pò perplesso. Ovviamente stiamo parlando di calcio e lo scrivo qui solo per ricordare che il "Punto di Pelle" esiste già e per tutta l'estate continuerà (ogni qual volta) ad essere aggiornato e riempito quando servirà. D'altronde in questo blog parliamo di sport e di sport ora parlo. Mi scuso se non c'è mai stato il tempo prima.

Il Punto. Mi vorrei questa volta soffermare su di un episodio, o meglio, su di una partita che non mi ha sorpreso nè per il risultato, nè sulla prestazione di entrambe le squadre e neanche sul modo di "tifare" il calcio. Ma mi ha lasciato dell'amaro in bocca sui modi (giornalisticamente parlando) di intendere la parola calcio nello sport e sul modo di trasmetterla attraverso i media.

Arrivo al dunque. Lazio - Inter. Se avessi dovuto pronosticarla tale gara avrei garantito la vittoria dell'Inter ma non per demeriti laziali (attenti bene) ma semplicemente perchè l'inter è la più forte e non avrebbe lasciato la Roma in testa.

Purtroppo molte considerazioni che si fanno (anche adesso) risultano superficiali e non attinenti al periodo che stiamo vivendo ma probabilmente l'abitudine tutta italiana di allargare i confini dove non serve è quotidianità e quindi ne vale la mia precisazione.

Si parla molto di buon senso e di "Regole" nel calcio. Ma come si fa a pretendere buon senso e regolarità in tutti i sensi se le pressioni dei media ci costringono sempre e solo a parlare di ciò che non serve? Allargando perciò i confini e non centrando il vero problema. Le conseguenze sono molteplici. Mi aveva molto colpito il romanista De Rossi quando sabato dopo Parma-Roma quasi come un fratello tifava Lazio per sperare ancora. E lì c'avevo visto quasi un colpo di scena: una pace fra gemelli? E invece no. Il solito egoismo di non accettare mai il verdetto, guardando solo ciò che lo sport ci fa ancora godere.

Ma la colpa non è neanche del tifoso, ma di chi mette il tifoso nella condizione di non vivere il calcio come viene, tifando ma non odiando. Anche in altri ambiti (extra sportivi) non esiste questo modo di procedere, per non parlare delle istituzioni che insegnano ciò che è giusto e ciò che è sbagliato ma non aiutano le persone ad applicarle nel senso giusto. Perchè suggiogate solo dalla volontà di eccedere e non dal buon vivere.

Per concludere. Non dico che i media debbano scannarsi per farsì ci sia sempre buon senso in tutte le cose. Farebbe sempre la scelta sbagliata perchè non arriverebbe al punto.

Devono essere le persone, che rappresentano tale istituzioni, ad impartire lezioni di vita. Non solo insegnando. Deve essere la prima categoria che deve applicre la giusta logica e il giusto senso su ogni questione, in ogni ambito, in qualunque campo per essere davvero un modello al quale ispirarsi e impartire lezioni di vita.

Quello che vediamo è il risultato di tale esempio. I tifosi non c'entrano.

giovedì 29 ottobre 2009

Entusiamo! Obiettivo recupero!

Domani sera Teonghio. Lunedì sera Due Ville. Due gare per certi versi così indigeste che arrivano in un momento no. Due partite che non arrivano con gli umori buoni. Ma anzi, sempre ridotti fino all'osso e chissà per quanto. Come si può giocare?

Come si può nonostante tutto vedere il sereno? Come si può pensare di passare il duplice esame? E' possibile? D'altronde il Gemina cadrebbe a picco in caso di duplice sconfitta.

Stringendo i denti. Pensando che sei punti in queste due gare sarebbero buchi che si ricolmerebbero di terra. Sarebbero ossigeno e darebbero l'entusismo e lo smalto di sempre. Ci sarebbe poi la pausa per rifiatare, per allenarsi bene, pareggiando i conti, e ripartendo.

Recuperando.

Il Gemina deve ricompattarsi, credere nelle proprie capacità e non perdersi in un bicchiere d'acqua! Solo insieme si può vincere, non disunendosi.

La squadra c'è! Bisogna soltanto crederci un pò di più!

lunedì 19 ottobre 2009

Il Motivatore.

Dopo la partiva col Noventa il sottoscritto si è chiesto il perchè si sia regalato un primo tempo agli avversari, ma soprattutto perchè dopo cinque minuti gli uomini di Urbani abbiano concesso per tre nitide occasioni per i vicentini di passare in vantaggio (prima del gol siglato veramente).

E' solo un problema di concentrazione?

Sicuramente la sosta non ha fatto bene alla squadra. Dopo due partite che avevano dato il paradiso alla squadra zimellese e l'entusiasmo ottenuto smorzato forse da questa sosta che non ci voleva. Soprattutto per l'andamento dei gialloverdi.

Domani sera la squadra dovrà mettersi in testa che la partita non deve essere presa sotto gamba fin dall'inizio. E che ci vorranno 11 leoni.
La squadra dovrà in questo lunedì freddoloso autunnale meditare su quanto è successo a Noventa. La concentrazione prima di tutto.

Livio dovrà pensare alla migliore formazione. Il centrocampo sicuramente rinforzato e semmai aiutato con giocatori robusti che possano dare quell'aiuto necessario alla squadra per arrivare più velocemente alla'area di rigore avversaria. Torna Baviero, ma non sarà tutto.

Ci vuole qualcosa in più. Gemina - Lonigo, ore 20.45, stadio comunale Santo Stefano. (Calcio d'inizio e foto di squadra col vice sindaco Vincenzo Bonato).

domenica 18 ottobre 2009

Mondo Calcio

Se non puoi vedere la partita della tua squadra del cuore ma hai internet: Mondo Calcio! 24 ore su 24 aggiornati, guardati, divertiti con ogni campionato, ogni tipo di squadra sempre in costante aggiornamento!

Per voi, solo per dei numeri uno, Mondo Calcio!

Il Milan nel posticipo dell'ottava giornata di campionato cerca il riscatto e la vittoria che manca dalla quarta giornata contro il Bologna. La Roma cerca la continuità ed il colpaccio a San Siro che darebbe linfa a questo campionato senza grandi risvolti per i giallorossi!

Milan-Roma ore 20.45 su Mondo Calcio.